Gli scrittori di racconti somigliano a quegli artisti orientali che devono eseguire il disegno in un unico tratto di penna, senza incertezze. Il romanziere che prende una strada sbagliata può sempre tornare sui suoi passi, lo scrittore di racconti no. Nel suo caso, prendere una pista falsa significa invalidare il racconto nel suo insieme.
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Un buon racconto è buono dall’inizio. Per quante migliorie possa fare -in corso d’opera o in fase di revisione- lo scrittore di racconti, diversamente dal romanziere, sente subito se quello che sta scrivendo funziona oppure no. Se non funziona da subito non c’è verso di aggiustarlo. Un racconto che non ha un buon inizio non continua, non arriva a pagina 2.