Archivio di persone furiose, fondo senza pozzo, nume innume. C’è la pineta ma non ci sono gli alberi. Cantano le cicale ma non c’è mezzogiorno. Le voci rotolano controvento. Si combatte per alzar la voce, ma il vento la ributta giù… Siamo in un macero d’acqua, corpi a mollo nel sole a picco, sepolti dal nero della sabbia e dal canto furioso delle cicale. Siamo fatti di grido e silenzio ed il vento trionfa su di noi…

I matti del manicomio
Pubblicato il di Giorgio Galli
Pubblicato da Giorgio Galli
Giorgio Galli è nato a Pescara nel 1980 e si è laureato in Scienze della Comunicazione a Siena. Vive a Roma dove per due anni ha gestito una libreria indipendente. Ha pubblicato "La parte muta del canto" (Joker, 2016), "Le morti felici" (Il Canneto, 2018) e la raccolta di poesie "Canzonacce" (Delta3, 2021). Suoi interventi sono apparsi su blog e riviste. Suo è anche il blog di fotografia "Risguardi" (https://risguardigalli.wordpress.com/) Mostra tutti gli articoli di Giorgio Galli
… mettere solo un Like mi sembra estremamente riduttivo.
ma tropo si dovrebbe dire. E il tempo è tiranno. Al solito.
Sei sempre tanto cara…
e tu tanto bravo. Viva! (sto continuando a leggerti…)